Bugie di Carnevale
Quando ero bambina e per Carnevale la mamma preparava le bugie (o chiacchiere o frappe), mi dava un po’ di impasto da stendere con il mio piccolo mattarello; dopodiché con la rotellina dentata ricavavamo tante forme romboidi dai bordi a zig-zag che tuffate nell’olio bollente sfrigolavano gonfiandosi come per magia. Una volta pronte da gustare, spolverate di zucchero a velo, io e papà ci sceglievamo (“rubandole” uno all’altra) quelle più dorate, le preferite di entrambi.
Più che le stelle filanti, i coriandoli, la pentolaccia e i mascheramenti, i ricordi legati al Carnevale dell’infanzia sono per me questi!
La ricetta base da cui la mamma traeva ispirazione per preparare questi tipici dolcetti carnevaleschi si trova su “Il grande manuale della cucina regionale” a cura di Stella Donati.
Ingredienti:
- 250 gr. di farina bianca;
- una bustina di vanillina;
- 1 uovo;
- 50 gr. di burro;
- 4 cucchiai di Marsala;
- 1 cucchiaino colmo di zucchero;
- un pizzico di sale;
- strutto per friggere;
- zucchero a velo.
Procedimento:
- Preparare la pasta: setacciate la farina a fontana, fate un incavo nel centro, rompete l’uovo e unite il burro, il Marsala, lo zucchero e il sale.
- Impastate bene il tutto e lasciate riposare un’oretta, coperto da un tovagliolo.
- Dopo averla fatta riposare, tiratela molto sottile.
- Tagliatela con la rotellina a rettangoli di cm 6 x 10, fate nel centro tre tagli per il lungo, sempre con la rotellina dentata, lasciando unite le estremità.
- Friggetene poche per volta nello strutto bollente ma non fumante, scolatele dorate e cospargetele con zucchero a velo, passato attraverso un colino.
Potete sostituire lo strutto con olio di semi.
“Ogni persona merita di tornare bambino
una volta all’anno
e volare tra coriandoli di cielo
e manciate di sogni,
a inseguire un cielo mai visto.”
– Fabrizio Caramagna –