Restaurare la sedia dei nonni
Un oggetto, in questo caso un elemento di mobilio, che ha un fascino particolare anche se consumato dal tempo e in questo caso danneggiato a tal punto da non poter assolvere nemmeno alla sua funzione, ma appartenuto ai nonni, quindi carico di un suo bagaglio affettivo notevole, non poteva finire all’isola ecologica! Così è rimasto nella mia soffitta per qualche anno fintanto che ho saputo dove collocarla e mi sono messa all’opera per sistemarla: seduta e schienale erano da sostituire completamente.
Volevo che mantenesse la sua originaria funzionalità e quel suo stile retrò poiché finalmente avevo deciso dove collocarla.
Occorrente:
- pinze;
- foglio di giornale e pennarello;
- antitarlo per legno insetticida;
- pennello;
- pannello di MDF;
- chiodini lunghi;
- colla vinilica;
- cartavetro/scartavetratrice elettrica;
- impregnante naturale per legno color ebano;
- taglierino;
- gommapiuma;
- sparapunti/graffettatrice;
- stoffa verde;
- chiodini da tappezziere;
- martello;
- colla per tessuti;
- passamaneria verde;
- forbici.
Procedimento:
1. Rimuovere l’irrecuperabile
Ho rimosso ogni elemento impossibile da recuperare: seduta e schienale.
2. Antitarlo
Ho passato sull’intera struttura di legno un antitarlo da dare a pennello, in maniera preventiva, giusto per essere scrupolosa.
3. Carteggiare
Dopo aver lasciato agire l’antitarme, mi sono resa conto che avevo bisogno di più spazio per operare (sul mio balcone non sarebbe stato così agevole) e, avendone la possibilità, ho trasferito sedia e strumenti di lavoro in giardino dalla mamma e con la mia scartavetratrice (un acquisto in offerta di quelli che quando capitano vanno presi “al volo”) ho proseguito carteggiando leggermente tutta la struttura.
4. Prendere le misure della seduta
Con un foglio di giornale adagiato sullo scheletro della seduta, ho disegnato con un pennarello viola la sagoma del sedile e poi ho ritagliato il disegno seguendo i contorni segnati.
5. Procurarsi il pannello di MDF
Constatato che un pannello di MDF era sufficiente ed ideale per fungere da base alla mia seduta , ne ho comprato uno (di pochi millimetri di spessore ma solido e robusto) della grandezza giusta da poter ricavarne la forma che mi serviva per la mia sedia.
6. Tagliare il pannello di MDF
Considerato che, fornendo il disegno e le misure nel centro legno dove ho comprato il mio MDF, me lo avrebbero tagliato con modica spesa, io ho sbrigato la mansione riportando la sagoma di giornale sul pannello (con il solito pennarello viola!) e facendolo tagliare da mio fratello con il seghetto elettrico.
7. Fissare il pannello MDF alla struttura della sedia
Ho incollato il mio pezzo di MDF alla struttura con della colla per legno e l’ho inchiodato con dei chiodi lunghi e sottili usando il martello.
8. Prima mano di impregnante
Lasciata tirare la colla ho poi passato la prima mano di impregnante per legno color ebano (lo stesso utilizzato per la scrivania e colore di altri mobili della stanza).
9. Seconda mano di impregnante
Una volta asciugata la prima mano di impregnante ho passato la seconda.
10. Imbottire la seduta di gommapiuma
Per rendere la mia seduta morbida ho scelto una gommapiuma di circa 5 cm di altezza e prima l’ho ritagliata, con un taglierino, secondo la solita sagoma, e poi, con la graffettatrice elettrica (altro acquisto in saldo!) l’ho fissata lungo il contorno della seduta.
11. Rivestimento della seduta
Tra le stoffe della mamma ne abbiamo trovato un avanzo, a me sufficiente, di una utilizzata per rivestire delle poltroncine di casa, con la passamaneria abbinata. E poiché il colore verde era ideale per il mio salotto… vista e presa! Il passaggio oramai si è capito: riportare la sagoma della seduta sulla stoffa e ritagliarla; dopodiché fissarla alla seduta con martello e chiodini da tappezziere. Rimuovere eventuale eccedenza di stoffa con le forbici.
12. Rifinire con la passamaneria
Con della colla per tessuti ho incollato la passamaneria per rifinire la seduta e nascondere i chiodini da tappezziere ed altri “inestetismi”.
Lo stesso intero procedimento l’ho ripetuto per lo schienale della sedia (avanti e dietro), con una differenza: al posto del pannello di MDF ho usato un cartone spesso, poiché avevo bisogno di un materiale flessibile che seguisse la linea semi curva della struttura e poiché, in realtà non era necessario che fosse robusto, in quanto il più del carico della schiena è retto dalla struttura di legno.
Un progetto lungo da eseguire con cui, anche questa volta, mi sono divertita insieme alla mamma consentendomi di trascorrere altro tempo con lei e di recuperare un oggetto a cui sono affezionata!
Qualche anno prima avevo dato un nuovo look anche alla mia scrivania da ragazzina (anch’essa proveniente dalle “eredità” paterne) per collocarla in sala e “armonizzarla” con il resto dell’arredamento, così ho pensato che la mia sedia vintage fosse effettivamente la perfetta seduta per questo mio angolo di scrittura!