Gatta Bea e altri pet

Volevo un cane

Scrivo di nuovo seduta sul divano. Accanto a me la mia gatta. Mi perdo a guardarla nei suoi movimenti mentre si lava, la dedizione con cui si lecca le zampe pulendo bene tra un artiglio e l’altro, cuscinetto per cuscinetto; si gratta velocemente un orecchio e poi decide di cambiare posizione: si acciambella comoda sulle mie gambe che le offrono un giaciglio accogliente e riscaldato, usando la sua coda come appoggiatesta. Se comincio ad accarezzarla lei inizia a fare le fusa, un sonoro ritmico sottofondo, lieve e rilassante.
E’ un concentrato di tenerezza con quel suo dolce musetto; si lascia strufolare soddisfatta sul suo morbido folto manto peloso e ricambia ogni gesto d’amore verso di lei con smisurata dose di affetto, con bacini umidi dati con la sua ruvida linguetta o delicati morsetti, strofinandosi sulle parti del corpo ovunque le sia permesso, impastando con le sue soffici zampette o con gli arpioni delle sue affilate unghiette.
L’affascinante mondo animale…

Sono nata tra i cani, ho voluto un gatto; ho avuto (dopo quasi vent’anni di richieste) il gatto coi cani; mi sono sposata e la casa senza animali era così vuota… Volevo un cane, ma chi vive con me non era d’accordo all’impegno canino senza un giardino. Poi abbiamo trovato lei, mio marito non ha potuto resisterle e ora non mi ricordo più com’era la vita senza di lei: Bea (il nome glielo ha dato mio papà e a noi è piaciuto!).

Sì, nonostante mi sia riscoperta molto gattara, voglio ancora il cane. Anche se Bea gli assomiglia molto (pur restando caratterialmente gatto): ci accoglie quando rientriamo in casa, quando fischiamo arriva, dove noi siamo solitamente sta, quando vuole un boccone del nostro cibo mentre siamo a tavola sale sul treppiedi della cucina e aspetta come le abbiamo insegnato, e molto altro ancora…
Così quando sono in vacanza, nonostante io sia in vacanza, mi manca. E’ vero la viziamo anche un po’, ma fa parte della nostra famiglia e qualche vizio ci sta. Sono stata educata a condividere la vita di tutti i giorni con gli animali (cani, tartarughe, gatti, pesci, iguane, conigli, anatroccoli): “avere” un animale insegna ad amare, prendersi cura, rispettare l’altro, a dare molto anche se poi ti danno loro sempre di più di quello che tu dai!

Gatta Bea in uno dei miei cestini

Creatività

Precisando che anche Bea ha molta inventiva nel trovare spazi in cui schiacciare i suoi pisolini, a dimostrare che lei è sempre nei miei pensieri, anche quelli creativi, in uno dei miei innumerevoli giretti di accaparraggio di materiale, ho trovato una tavoletta di compensato sagomata a forma di gatto da colorare. Come non comprarla?! Era perfetta, una volta pitturata, da appendere sopra al suo angolino “ristoro”, ossia sopra le ciotole.
Con acrilici, un pennellino, pennarelli indelebili, ho dato vita ad una simpatica caricatura della mia micia: non sono uguali?

Gatta Bea su tavoletta di legno

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