Quella mattina dormivo nel mio lettino ignara di tutto quello che stava accadendo. Squillò il telefono, mi svegliò di soprassalto interrompendo i dolci sogni in corso nella mia testolina. Scesi dal mio letto, stropicciandomi gli occhi, stordita, entrai in sala e vidi il nonno al telefono: perché il nonno era qui di mattina presto? Conclusa la telefonata si voltò verso di me e disse: “E’ nato il tuo fratellino!”. Nooo! Era terribile, una tragedia. Avrei voluto buttarmi in terra, dimenarmi, urlare, strapparmi i capelli, piangere, ma… accennai un sorriso e dissi tra i denti: “Che bello!”. Così corsi in camera: dovevo prepararmi al contrattacco!