Decorazioni,  Pollice verde

La lavanda

Lavanda officinalis coltivata in vaso

NOME SCIENTIFICO: Lavandula, pare derivi dal latino “lavare” che significa “che deve essere lavato” poiché sembra faccia riferimento all’antica usanza di inserirne i fiori nell’acqua per il bagno con lo scopo di profumare e detergere il corpo.
In natura esistono diverse varietà di lavanda spontanea e la più comune e più nota è la lavanda officinalis o angustifolia o spica.

FAMIGLIA: Lamiaceae

DESCRIZIONE: E’ una pianta appartenente alla famiglia delle molto diffusa nella macchia mediterranea; aromatica, erbacea, perenne e sempreverde, compatta e cespugliosa, è molto apprezzata per la sua fioritura profumata.

FUSTO: Eretto, ramificato, legnoso alla base; i rami più vecchi sono propensi a scortecciarsi.

FOGLIE: Strette e allungate di color verde-grigiastro.

FIORI: Dalla tonalità blu violetto raggruppati in spighe su lunghi steli compaiono da primavera fino a fine estate.

FRUTTO: Achenio che contiene al suo interno un solo seme.

HABITAT: La lavanda è una pianta rustica che non teme particolarmente né il caldo né il freddo; si trova in molte zone del Mediterraneo fino ai 1500 mt sul livello del mare.

COLTIVAZIONE: E’ una pianta che cresce spontanea nelle zone collinari, il terreno migliore per la coltivazione è leggero ed asciutto; è ideale per adornare bordure o aiuole, ma può essere coltivata anche in vaso.

ESPOSIZIONE: Le piante crescono rigogliose se in zone ben esposte al sole e ampiamente ventilate e non hanno bisogno di molta acqua, infatti temono i ristagni.

RACCOLTA: Si raccolgono le sommità dotate di fiori non ancora completamente schiusi.

CONSERVAZIONE: La lavanda viene conservata essiccata in scatole di latta o nei ben noti sacchetti posti negli armadi e nei cassetti per profumare la biancheria e per tenere lontane le tarme.

PROPRIETÀ: Sedative, antisettiche, antispasmodiche.

SALUTE: Può curare l’alitosi, l’asma, l’emicrania, la tosse. Un decotto di lavanda è un ottimo rimedio naturale contro molte patologie delle vie respiratorie, intestinali e risulta efficace per calmare allergie. Ultimamente l’olio essenziale che se ne può ricavare viene utilizzato per curare stati d’ansia, insonnia e nervosismo.

IN CUCINA: Viene usata per la preparazione di pietanze come gli stufati, l’aromatizzazione di marmellate o per profumare l’aceto.

CURIOSITÀ: Il profumo della lavanda inoltre attira le api, che producono un ottimo miele aromatico, mentre non piace alle zanzare che ne vengono infastidite: nelle afose sere estive ci si può dunque frizionare con acqua di lavanda per rinfrescarsi e nello stesso tempo evitare fastidiose punture.


La mia esperienza

Sul mio balcone per due anni consecutivi non sono riuscita a tenere in vita, da un’estate all’altra, le due lavande officinalis che ho acquistato, così, documentandomi un po’, la scorsa primavera, ho deciso di optare per la varietà stoechas.


Vaso di lavanda stoechas

Questa è apprezzata nel giardinaggio perché ha una bellissima e rigogliosa fioritura che va dalla primavera inoltrata fino a tutta l’estate: i bellissimi fiori sono infiorescenze a spighe formate da un ciuffo color viola intenso. È in grado di sopportare le estati più calde e secche e resistere agli inverni più rigidi. La pianta ama i luoghi molto soleggiati ed arieggiati. La stoechas cresce molto bene in qualunque terreno da giardino e non ha bisogno di innaffiature frequenti o abbondanti; se coltivata in vaso occorre aspettare che il terreno sia ben asciutto prima di fornire nuovamente acqua; se coltivate in piena terra generalmente si accontentano dell’acqua piovana e vanno irrigate solo nei periodi di prolungata siccità.

Fatto sta che la piantina è sopravvissuta talmente bene che, passato l’inverno, più mite del solito, già a marzo era fiorita, così da poter tagliare una volta sbocciati, i primi fiori, farne un bel mazzettino e appenderlo a testa in giù affinché seccasse.

Fiori di lavanda stoechas
Mazzolino di lavanda stoechas

Ma è con le piante di lavanda degli altri che ho “lavorato” di più: ho raccolto grossi mazzi di fiori da quella dei miei suoceri; sgranato grandi quantità di spighe secche da quelli colti sul terrazzo di “nonna”, con la quale abbiamo riempito tanti sacchetti da riporre in cassetti ed armadi. L’ultima raccolta dell’anno scorso è stata quella in giardino dalla mamma: un unico mazzetto è stato sufficiente per confezionare due sacchettini di organza.

Raccolta della lavanda
Mazzo di lavanda
Sacchettini profumatori

Creatività

Se vi piace l’idea di avere sempre un vasetto di fiori di lavanda che non sfioriscono e mantengono vivo il colore nel tempo, potete crearlo con qualche stecco di legno lungo, un po’ di carta colorata e della guttaperca, o utilizzare, invece della carta, la gomma eva, la carta crespa, il pannolenci, visionando uno dei tanti tutorial che si trovano in rete.

Personalmente ho seguito questo:

Io ho poi posto il mio mazzettino così ottenuto in un vasetto di vetro con del sale grosso, profumato con qualche goccia di olio essenziale di lavanda.

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