Cuoca disperata,  Food&drinks

Sangria

Sangria di vino rosso

Estate… ed è subito sangria!
Per un aperitivo, una cena, le feste estive, le grigliate in compagnia, o solo perché piace: tanta frutta, spezie e vino!

Non so esista una ricetta originale per la sangria, ne ho assaggiate diverse varianti, ed ognuno la fa a suo modo secondo i propri gusti. Quella che solitamente preparo da anni “deriva da studi condotti in collaborazione con la mia mamma ed approvata da innumerevoli parenti e un buon numero di amici!“.

Frutta, zucchero, brandy

Ingredienti (per 1,5 litri di vino):

  • 1,5 l vino rosso leggermente mosso (in alternativa per chi piace anche vino bianco);
  • frutta di stagione/a piacere;
  • 1 limone (e se l’ avete anche 1 arancia);
  • ½ bicchiere di brandy (in assenza di questo alle volte ho usato altro tipo di alcolico);
  • 1 stecca di cannella;
  • 2 chiodi di garofano;
  • una spolverata di noce moscata.

Procedimento:

Frutta lavata e tagliata
  1. Preparate la frutta lavandola e rimuovendo la buccia di quella che non può essere consumata, (come ad esempio le pesche, altrimenti per queste potete risolvere optando per quelle noci); io uso limoni e arancia non trattati, e così se potete per il resto della frutta tipo la mela… che poi io, alla fine, finisco sempre per sbucciarla! Finché sono di stagione aggiungete fragole e ciliegie (ricordatevi di togliere i noccioli dai frutti!) e se vi piacciono anche i frutti di bosco, tipo i lamponi: la sangria, quella bianca in particolare, con questi è super!
  2. Tagliate la frutta a pezzettini e gli agrumi a fettine sottili e poneteli in un recipiente capace di contenere frutta e liquidi.
  3. Versate il vino e il brandy nel contenitore.
  4. Aggiungete le spezie, i cucchiai di zucchero e rimescolate adagio per scioglierlo.
  5. Mettete la sangria in frigorifero e lasciatela riposare per alcune ore: io la preparo la mattina per la sera o la sera prima, se ad esempio dovrà accompagnare un pranzo.
  6. Servite la sangria bella fresca.
Sangria pronta da riporre in frigorifero a riposare

Vedrete che utilizzando una ricetta-base, dopo averla preparata una volta, troverete la “vostra” di ricetta, provando frutti diversi, varianti e proporzioni secondo il vostro gradimento.
Nella mia la quantità di zucchero non è molta in quanto noi non l’amiamo troppo dolce; così come le spezie, che hanno il compito di profumare la sangria, senza esagerare per non alterarne troppo il sapore.

La scelta del contenitore con cui servirla può essere fatta sia in termini di praticità sia estetici, in sintonia con il tema dell’occasione per cui viene preparato il cocktail: pratico è utilizzare lo stesso recipiente in cui viene messo a riposare, come una boule; poi ci sono caraffe capienti, boccioni con il rubinetto; si possono svuotare le angurie per poi riempirle con la sangria, ho visto anche angurie alle quali era stato aggiunto un rubinetto! Io solitamente uso una boule, bella grande, dal primo step all’ultimo, per praticità e spazio limitato nel frigo. Un paio di volte però, dall’elevato numero di partecipanti, e quindi dalla quantità notevole di sangria da servire, ho dovuto usare un secchio! Come per il ricevimento del mio matrimonio: ne abbiamo preparato un fustino!
Tante volte, ad esempio, quando la sangria mi viene richiesta per le grigliate, ho anche dovuto trasportarla in un altro luogo, e mi sono organizzata così:

  • rimuovo la frutta ponendola in un contenitore ermetico;
  • con l’aiuto di un mestolo e di un imbuto travaso il liquido nella/e bottiglia/e che contenevano il vino usato;
  • chiudo tutto e ripongo, contenitore per la sangria e mestolo compresi, in una borsa frigo con i ghiaccini termici.
  • Arrivata in loco, rimetto tutti gli ingredienti nel contenitore, et voilà!

Ecco, invece, l’accorgimento che mio fratello (per il compleanno di mio fratello la sangria non manca mai!) adotta per mantenerla fresca più a lungo possibile durante tutto il “banchetto”: mettendo qualche centimetro d’acqua, molto fredda, in un recipiente grande tale da contenere quello ove vi è la sangria, lo si immerge, facendo attenzione che il livello dell’acqua non sommerga la nostra bevanda, preparata con tanta cura (altrimenti addio sangria!), aggiungendo nell’acqua anche ghiaccio o i ghiacci termici della borsa frigo.

E poi divertitevi a trovare i “bicchieri giusti” che più vi piacciono per offrire la vostra personale sangria ai vostri ospiti: bicchieri di ogni forma e grandezza, se sono grandi vi sarà lo spazio per porvi la frutta, con cannucce colorate, cucchiaini, mini forchettine, stecchi decorati, utili per mangiare la frutta; riciclate barattoli diversi (quelli della marmellata magari!), oppure, vanno da un po’ di tendenza, quei barattoli con manico con il foro nel coperchio per la cannuccia; se dovete necessariamente utilizzare stoviglie “usa e getta”, se potete, optate per quelle biodegradabili!

Insomma, come sempre sbizzaritevi con fantasia e creatività, sia per cercare la vostra personale ricetta del cocktail, sia per tutto ciò che serve per assaporarlo, e gustatevelo, soli od in compagnia, senza esagerare e brindando sempre alla vita!

Brindisi con sangria bianca servita nei barattoli della marmellata

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