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Umbria mia amata Umbria

Ho iniziato a conoscere l’Umbria con un giro itinerante, che abbiamo organizzato nel suo territorio, per il viaggio di nozze. Lo abbiamo scelto per vari motivi, c’era il desiderio di vedere i suoi borghi medioevali, esplorarne la natura, degustare i prodotti enogastronomici ed io soprattutto avevo il desiderio di camminare per le strade di San Francesco ed avere un contatto con tutta quella spiritualità. E da quel viaggio è stato subito amore per l’Umbria.
Nel corso degli anni siamo tornati più volte in Umbria per ritrovare quei luoghi del cuore, riscoprirli e scoprirne altri.
Mancavamo da un po’ e quest’anno finalmente siamo riusciti a tornare a fare un altro dei nostri mini tour umbri!


E anche stavolta sono ritornata a casa con un bagaglio in più ricco di emozioni e momenti da ricordare, tra cui:

– la bellezza del Pian Grande e il fascino dei Monti Sibillini;

Pian Grande di Castelluccio di Norcia

– l’ospitalità, i racconti e la zuppa di lenticchie della padrona della locanda dove abbiamo alloggiato a Castelluccio di Norcia;

– vedere un’altra volta le ferite e le cicatrici delle zone colpite dal sisma di sei anni fa;

– il panino al prosciutto umbro a Foligno;

– il ghiacciolo al limone del pomeriggio in cerca di refrigerio;

– camminare per le strade di Assisi inaspettatamente poco affollate;

la Basilica di San Francesco nelle luci della sera;

– salire sul campanile del Duomo di San Rufino per ammirare un panorama a 360°;

– la pace e il silenzio di San Damiano;

– l’acquazzone serale a rinfrescare Assisi;

– fermarsi ad ascoltare cantare un gruppo di pellegrini sloveni unendosi a loro per l’“Alleluia” davanti alla Chiesa Santa Maria sopra Minerva;

– le parole di Padre Francesco Pio all’Eremo delle Carceri;

– il paesaggio dal Monte Subasio (a 23°C!);

Panorama sulla strada per il Subasio

– i vicoli colorati e fioriti di Spello;

– errare per le vie dei borghi di Nocera Umbra e Gualdo Tadino nonostante il caldo cocente;

– gli strangozzi col tartufo, i taglieri di salumi e formaggi, il rosso di Montefalco e le birre artigianali;

– pregare alla Tomba di San Francesco alle 6:30 del mattino;

– la faggeta del Parco del Monte Cucco e il vento sulla cima.

Cima del Monte Cucco

Ho respirato ancora una volta tutta la bellezza, la storia, l’arte, la cultura, le usanze, le tradizioni, la natura, la spiritualità di questa terra, percorrendone strade, camminando per i sentieri, incontrando persone, riprovando quei bei sentimenti nati la prima volta tanti anni fa per questi luoghi e che si mantengono vivi con affetto nel tempo.

LE SOSTE DEL VIAGGIO

  • Castelluccio di Norcia 24-26/7 – Locanda dei Senari
  • Assisi 26-29/7 – Bed and breakfast Brunelli
  • Monte Cucco (Val di Ranco) 29-31/7 – da Tobia

Ps. La tappa del Monte Cucco era stata fissata anche per essere in loco per assistere ad un concerto a Pian degli Spilli il 30/7, purtroppo annullato per motivi di salute dell’artista.

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