Zara e Lula

Mio padre desiderava tanto un cane, ma finché ha abitato in casa con i suoi genitori non è stato possibile… Così, con la mamma, appena deciso di sposarsi, hanno preso subito una cuccioletta di razza Dobermann che hanno chiamato Zara.

Quando sono arrivata io (non ci ho messo molto) la cucciolona è diventata la mia “guardia del corpo”: la nonna mi raccontava che, quando veniva a trovarci, Zara non la lasciava avvicinarsi alla mia culla, e lei allora approfittava, nel momento in cui papà portava fuori la cagnolona per un giretto, per tirarmi su, “spupazzarmi” un po’, e rimettermi giù appena sentiva la porta dell’ascensore aprirsi e chiudersi al piano.

Un mese prima che nascesse mio fratello, quattro anni dopo di me, Zara ha avuto la sua cucciolata e tra quei piccoletti c’era anche la cagnolina che ha contribuito ad accrescere ulteriormente la nostra famiglia: Lula!

Io e mio fratello siamo entrambi cresciuti coi cani, abbiamo avuto due compagne di giochi e di vita speciali e per noi è stato un enorme arricchimento con il quale abbiamo imparato ad amare e rispettare gli animali in particolar modo.

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Ma Zara e Lula non sono stati gli unici “pet”. Anche perché quando convivi e condividi la tua vita con uno o più animali, quando vengono a mancare il vuoto che lasciano ti sembra non solo incolmabile, ma insopportabile. Non li dimenticherai mai, che siano pesciolini, tartarughe o coniglietti… Ma se hai vissuto con un cane o un gatto, avverti la tua vita, senza un pelosetto, mancante di qualcosa…

Zara

“… Avevo un’amica a cui volevo bene.
Aveva solo un anno più di me, eravamo compagne di giochi e di vita.
Abitavamo insieme, eravamo come due sorelle…”
(1986)

Lula

“… Questa mattina quando papà mi ha svegliata perché stavi male, questa mattina quando ti abbiamo lasciata dal veterinario sono uscita in lacrime da quella stanza abbracciando la coperta che ti aveva avvolto. Non volevo andarmene via senza di te, sapevamo che eri anziana e malata, ma sei vissuta con noi, giorno dopo giorno, membro della famiglia: come si fa a non piangerti?…”.
(1995)

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Creatività

CORNICE PORTAFOTOGRAFIE

Con una cornice di recupero, un primo esperimento di incisione su legno e qualche altro piccolo elemento… Ho creato un portafotografie per alcune immagini per le mie pelosette di Dobermann!

Cosa ho utilizzato e come

Cornice di legno di recupero
Ne ho ravvivato il colore con due tonalità diverse di acrilico.

Viti ad occhiello (x4)
Avevo in casa solo delle viti ad uncino, così le ho chiuse una ad una con le pinze;
ho preso le misure e avvitato ciascuna vite nella parte interna della cornice ai quattro angoli

Spago
Ho fatto passare dello spago negli occhielli di due viti opposte una all’altra, e poi un’altra porzione di spago negli occhielli delle altre due viti (come due corde per stendere), fermato entrambi con dei nodi.

Tavoletta di legno di recupero
(uno di quei scarti che regalano nei punti legno)
Colorata con gli stessi acrilici usati per la cornice; vi ho inciso sopra i nomi dei cani.

Matita
Mi è servita per abbozzare la scritta sulla tavoletta di legno.

Mini trapano
Con questo utensile ho inciso la mia scritta sul legno (il compensato era bello tenero).

Acrilici, spugnetta e pennello
Con gli acrilici ho colorato cornice e tavoletta usando pennello e spugnetta.

Fotografie
In realtà ho optato per delle fotocopie a colori.

Foratore a forma di zampa
Ho forato ciascuna fotografia in un angolo con la forma di zampa.

Cartoncini colorati
Ho usato dei cartoncini per dare un po’ di spessore in più alle fotocopie delle immagini e per far apparire l’impronta di zampetta colorata.

Colla stick
Per incollare le carte.

Mollette di legno piccole
Utilizzate per appendere le immagini allo spago.

Adesivi colorati a forma di zampa
Ho applicato queste decorazioni agli angoli della cornice.